Ne trae vantaggio anche la salute in generale.
COMBATTERE i nemici del dente limitando l’assunzione di zuccheri e amidi, in particolar modo riducendo l’introduzione di saccarosio, il più cariogeno e tra l’altro tanto prediletto dai batteri con la conseguente demineralizzazione dello smalto per danno degli acidi (acido lattico) da loro prodotti;
in questo stadio, la lesione è ancora reversibile quindi è necessario:
- orientare il consumo di cibi contenenti zuccheri poco cariogeni;
- a metà mattina o nel pomeriggio, preferire il latte o la frutta al dolce confezionato;
- evitare di sgranocchiare (fuori dai pasti) in continuazione snack, caramelle, biscotti, miele;
- evitare di bere soft drink e bevande gassate (coca cola…).
Queste abitudini portano a perdere gli effetti benefici della barriera protettiva della saliva quali: la detersione dei denti e l’eliminazione dei residui alimentari; gli enzimi ed i sali minerali in essa contenuti non neutralizzeranno più i batteri (streptococco mutans e lactobacilli).
Altro punto importante da segnalare:
- il concetto di frequenza. E’ doveroso informare che l’incidenza della carie è direttamente proporzionale alla frequenza d’assunzione degli zuccheri durante la giornata più che alla unica assunzione in grande quantità di zucchero, ovvero se assumo 1kg di zucchero in una sola volta, questo mi produce minor danno che se dovessi assumere 100g di zucchero in 10 momenti diversi della giornata, infatti, il processo di metabolizzazione degli zuccheri in acidi da parte dei batteri non dura più di 30 minuti e 100g di zucchero assunti in 10 volte, durante la giornata, mi portano a considerare di essere esposto all’azione batterica per 300 min (5 ore) e quindi consentire un iniziale organizzazione della placca batterica con il successivo abbassamento del PH della bocca (ambiente acido) ed azione patogena ossia la demineralizzazione dello smalto che, col procedere, privati dell’igiene orale, porta all’instaurarsi della carie evento ormai irreversibile.
- pertanto NON mangiare fuori pasto oppure PREFERIRE, in chiusura di pasto e negli intervalli, alimenti con potere protettivo:
- pane+burro+cioccolato fondente
- frutta+formaggio
- pane+formaggio
- cioccolato fondente e formaggio
- bere possibilmente acqua durante la giornata e a fine pasti
- prediligere, per la loro azione detergente, verdure crude (finocchio, sedano) e frutta fresca (mela cruda prodiga anche un’azione sbiancante per il suo acido ossalico)
- masticare a lungo per produrre maggiore saliva ed introdurre nell’alimentazione, periodicamente, pesce, spinaci e tè in quanto ricchi di fluoro e uova per il loro basso potere cariogeno
- nel lattante, dopo la poppata, proporre solo il biberon d’acqua pura, evitare le tettarelle addolcite con miele o zucchero, biberon di liquidi zuccherati (camomilla, acqua, …) quale rimedio e gesto superficiale nonchè banale per far stare buono il piccino.
Questo comportamento determinerà la comparsa della carie da biberon!
Inoltre, in epoca successiva, bandire l’aggiunta di zuccheri alla frutta grattuggiata o spremuta perchè porta il bambino a diventare “dolce dipendente”.
Negli anni successivi, introdurre nell’alimentazione cibi consistenti per garantire un buon lavoro di masticazione indispensabile ad un corretto sviluppo dell’apparato masticatorio e ad una buona produzione della saliva.
Dai 3 anni in sù abituare il bambino ad una colazione equilibrata ed adeguata all’età al fine di impedire l’assunzione di merendine a scuola dove spesso non vi è la possibilità di spazzolare i denti.
Importante è abituare il bambino a consumare pasti equilibrati ad orari regolari ed evitare l’assunzione di bevande o cibi fuori pasto sapendo che con un pò di attenzione si può prevenire la carie e che tutti i cibi cariogeni risultano essere voluttuari e non indispensabili!
Fonte: ASL del Friuli Venezia Giulia