Bambini nati pre-termine e di basso peso


Il bambino nato pretermine è molto delicato, bisogna trattarlo con molte precauzioni. Di norma i medici consentiranno di portarlo a casa quando avrà raggiunto 2,5 Kg di peso. Il compito del genitore è quello di farlo mangiare e dormireil più possibile e di non stimolarlo.

Il bambino, teoricamente dovrebbe ancora essere all’interno dell’utero, quindi fate il possibile per ricreare quelle condizioni. Avvolgetelo in posizione fetale (magari con una coperta che ha l’odore della madre); mantenere nella stanza una temperatura di 22 °C; come fanno nel reparto di terapia neonatale, oscurate la stanza in modo da bloccare la stimolazione visiva; non esponete il bambino al bianco e nero, perchè il suo cervello non è ancora pienamente formato e non deve essere bombardato dagli stimoli.

In tema di pulizia si dovrà essere ancora più rigorosi poichè la polmonite è un rischio molto concreto; ricordate quindi di sterilizzare tutti i biberon, tettarelle, ecc.

Generalmente, una volta raggiunta la data presunta del parto, il bambino sarà fuori pericolo e dovrà essere trattato come un bambino normale, iniziando una sana routine.

La composizione del latte materno cambia a seconda della durata della gravidanza. Il latte della madre che partorisce prematuramente è particolarmente adatto ai bisogni del suo bimbo.

Naturalmente i bambini nati pre-termine e quelli di basso peso devono essere nutriti prima che si verifichi la “montata lattea” e questi bambini sono spesso troppo deboli per succhiare bene al seno. Inoltre può succedere che in caso di nascita molto anticipata la madre non si sente psicologicamente pronta ad allattare. Un parto pre-termine può far scaturire nella madre un senso di ansia dovuto alla separazione dal bambino e alla paura di non essere all’altezza del compito che l’aspetta. E molte madri provano frustrazione per la suzione debole che i bambini mostrano.

Per avviare l’allattamento, il contatto pelle-a-pelle è ancora più importante che nel caso diparto a termine. Molti bambini prematuri, insieme alle loro madri, traggono vantaggio dal metodo della “tecnica a canguro“. Alcuni genitori di notte fanno a turno nel dormire con il bambino sdraiato sul petto: questa tecnica si è rilevata molto benefica nell’aiutare lo sviluppo dei polmoni e del cuore dei neonati prematuri.

Ciò significa che la madre tiene il bambino stretto tra le mammelle il più presto e il più spesso possibile: ciò la rende più sicura nel seguire il bambino e nel controllarne i progressi. Probabilmente si tratta del metodo che più favorisce il successo dell’allattamento materno in questi casi.

L’ostetrica consiglia:

  1. Incoraggiare il metodo della “tecnica a canguro”.

  2. La suzione migliorerà via via che il bambino diventa più forte.
  3. Quando il bambino è troppo debole per poppare, è importante spremersi spesso il latte. Almeno 8 volte al giorno per mantenere la secrezione.
  4. Somministrare il latte tolto al bambino, non importa se solo poche gocce.
  5. Somministrare eventualmente al bambino del latte artificiale solo come aggiunta al latte materno. Per impedire che apprenda un modo scorretto di suzione è preferibile nutrirlo con un sondino, un bicchierino o una siringa, anzichè con il biberon.
  6. È buona norma far succhiare il bambino al sondino attaccandone l’estremità (dove il bambino mette la bocca) alla mammella della madre oppure a un dito del genitore: così impara che bisogna succhiare per ricevere nutrimento e associa il nutrirsi con un contatto diretto di pelle.
  7. Provare ad usare un DAS (dispositivo per l’alimentazione supplementare) per essere sicuri che il bambino riceva del latte mentre succhia al seno (vedi Non basta il mio latte)

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