Written by tamara in Vaccinazioni.
Lo Streptococcus pneumoniae, o pneumococco, è il batterio responsabile di polmonite, batteriemia, sinusite e otite media.
L’età più a rischio per la malattia invasiva da pneumococco va dai 0 ai 2 anni. La maggior incidenza di infezione da pneumococco si ha nei bambini tra i 6 mesi e i 4 anni ed è più comune tra quelli che frequentano l’asilo nido.
Il batterio colonizza il nasofaringe soprattutto nei mesi invernali e all’inizio della primavera. Si diffonde da persona a persona attraverso le goccioline di saliva o di muco.
Gli effetti collaterali della vaccinazione riferiti più di frequente sono: dolore, eritema, tumefazione nel sito di inoculo. Altri effetti indesiderati potrebbero essere febbre di grado moderato, irritabilità, mialgie, astenia e rush cutanei.
La vaccinazione è consigliata a bambini di età inferiore ai 60 mesi nel caso in cui ci siano problemi quali asplenia (mancanza della normale funzione della milza), anemia falciforme o mediterranea e con alcune forme di immunodeficienza congenita o acquisita o con altre patologie, sotto indicazione del proprio medico.
Mentre viene sconsigliata in caso di accertata ipersensibilità al tossoide difterico (contenuto nel vaccino anti-difterite).
In genere il nostro organismo è in grado di produrre gli anticorpi necessari affinché il batterio non si moltiplichi, ma alcune volte ci sono interferenze con il meccanismo di difesa.
Fattori che favoriscono le infezioni da pneumococco e le aggravano sono:
Il periodo di incubazione della malattia varia con il tipo di infezione e può essere breve (da 1 a 3 giorni) oppure anche anche 1 mese dopo aver acquisito un nuovo sierotipo.
Fonti: