Sonno: 6 tipici errori da evitare

Quando mettiamo a letto i nostri piccolini, spesso, senza rendercene conto commettiamo alcuni errori. I più tipici sono 6 e conoscerli ci permetterà di aumentare le probabilità di successo per ottenere una lunga notte di riposo.

  1. Mettere a letto il bambino troppo tardi.

    Questo capita in genere quando un genitore che lavora decide di tenere sveglio il bambino un poco più a lungo immaginando che, più il bambino è stanco e più facilmente si addormenterà. Purtroppo non funziona così, anzi, funziona esattamente all’opposto. È stato addirittura dimostrato che l’orario migliore per mettere a letto un bambino va da circa le ore 20.00 e le 21.00. Passato tale orario il bambino difficilmente riuscirà ad addormentarsi prima delle 22-23.00 di notte e avrà la tendenza a svegliarsi prima al mattino.

  2. Cullarlo.

    Ci saremo accorti come la macchina riesca ad addormentare il bambino. Meglio non usare questo modo di cullarlo come routine per farlo addormentare. Sarebbe improponibile prendere l’auto nel bel mezzo della notte e mantenere questo ritmo. Poi appena si sveglia chiederebbe ancora un altro giretto. Nessuno riuscirebbe a fare un sonno ristoratore, nemmeno il nostro bambino che, apparentemente, sembra dormire meglio in questo modo.

  3. Sovrastimolarlo

    In commercio ci sono molti giochini e giostrine da montare sul lettino. Questi giochi potrebbero distrarre il bambino e sovraeccitarlo tanto da non farlo dormire.

    L’ideale è una stanza buia (quando sono neonati non hanno ancora paura del buio) ed eventualmente una musica tranquilla e rilassante in sottofondo.

    Appena un pochino più grande, quando inizieranno a presentarsi i primi incubi e la paura del buio, si potrebbe accendere una piccola lucina.

    Evitare anche di far vedere la televisione prima di andare a letto per non avviare verso un’abitudine che non si desidera ma anche per evitare brutti sogni e perdere minuti preziosi di sonno. Anche 15-20 minuti di sonno in più fanno la differenza.

  4. Saltare la routine serale

    Da neonato si avvia in genere una routine basata da bagnetto e ninnanna e intorno all’anno anche da un libro. Ad un certo punto, quando il bambino cresce potrebbe sembrare che non abbia più bisogno di una routine, ma non è così. La routine si può e si dovrebbe mantenere anche fino alla prima adolescenza, certo cambiandola in base all’età e alle necessità del bambino, ma sarà pur sempre qualcosa di rilassante e che mantenga più o meno gli stessi orari.

  5. Essere incoerenti

    Quando si avvia una routine e si decide di far dormire il bambino nel suo letto, cerchiamo di mantenerci costanti nelle nostre idee. Questo permetterà al bambino di capire quello che lo aspetta, sentendosi più sicuro di sé, ed eviterà capricci inutili.

  6. Spostarlo in un letto grande troppo presto.

    Quando è neonato, la sensazione di uno spazio molto ampio potrebbe rendere il bambino insicuro e nervoso. Basterebbe creare il cosidetto “nido” ovvero disporre ai fianchi del bambino un cuscino da allattamento o degli asciugamani arrotolati in modo da farlo sentire “avvolto”. Importante però evitare che qualsiasi cosa gli copra il viso.

    Tuttavia per la sicurezza del bambino, l’American Academy of Pediatrics incoraggia il co-sleeping (o room-sharing), cioè la condivisione della stessa stanza ma non dello stesso letto per i primi 6 mesi di vita del bambino come prevenzione della SIDS.

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