Written by tamara in Festa della mamma.
Anche quest’anno Save the Children in occasione della festa della mamma ha pubblicato il nuovo rapporto, l’undicesimo, sullo stato di salute delle madri nel mondo. Sul loro sito potete vedere il rapporto completo oppure il rapporto in sintesi in versione pdf.
L’undicesimo rapporto annuale di Save the Children mette a confronto il benessere di madri e bambini di 160 paesi – più che negli anni precedenti. L’indice delle madri fornisce informazioni anche su altri 13 paesi, 6 dei quali riportano dati sufficienti per presentare i risultati sugli indicatori dei bambini. Includendo tutti, il totale è di 173 paesi.
Norvegia, Australia, Islanda e Svezia sono in cima alla classifica di quest’anno. I primi 10 paesi, in generale, raggiungono un punteggio molto alto per la salute di madri e bambini, per il grado di istruzione e lo stato economico. L’Afghanistan si classifica all’ultimo posto tra i 160 paesi esaminati. I 10 paesi più in basso nella classifica – sette provengono dall’Africa sub-sahariana – sono l’immagine inversa dei primi 10, comportandosi in modo negativo su tutti gli indicatori. Gli Stati Uniti, quest’anno, sono al 28° posto.
Le condizioni per le madri ed i loro bambini negli ultimi 10 paesi in fondo alla lista, sono spaventose. In media, una madre su 23 muore per cause legate alla gravidanza. Un bambino su 6 muore prima del suo quinto compleanno, e 1 bambino su 3 soffre di malnutrizione. Quasi il 50 per cento della popolazione non ha accesso all’acqua potabile e solo 4 ragazze ogni 5 ragazzi frequentano la scuola elementare.
Il divario nella disponibilità dei servizi di salute materna e infantile è particolarmente drammatico quando si confrontano la Norvegia e l’Afghanistan. Personale sanitario qualificato è presente ad ogni nascita in Norvegia, mentre in Afghanistan solo il 14 per cento delle nascite sono assistite da personale sanitario. Una donna tipica norvegese ha più di 18 anni di istruzione formale e vivrà 83 anni. L’82 per cento usa un metodo moderno di contraccezione, e solo una su 132 perderà il bambino prima del suo quinto compleanno. Sul lato opposto dello spettro, in Afghanistan, una tipica donna ha solo 4 anni di formazione e vivrà solo 44 anni. Il sedici per cento delle donne utilizza contraccettivi moderni, e più di un bambino su 4 muore prima del suo quinto compleanno. Di questo passo, ogni madre in Afghanistan rischia di subire la perdita di un figlio.
Mentre quasi ogni bambino svedese – ragazza e ragazzo allo stesso modo – gode di buona salute e buona istruzione, i bambini
in Afghanistan sono di fronte al rischio di morire prima dei 5 anni con un rapporto di 1:4. Il 39% dei bambini afgani sono malnutriti
e il 78% non hanno accesso ad acqua sicura. Solo 2 ragazze ogni 3 ragazzi sono iscritti alla scuola primaria.Queste statistiche vanno ben al di là di semplici numeri. La disperazione umana e le occasioni perdute rappresentate in questi numeri, chiede che le madri di ogni paesi abbiano gli strumenti di base di cui hanno bisogno per rompere il ciclo della povertà e migliorare la qualità della vita per se stesse, i loro figli, e per le generazioni a venire.
Fonte: www.savethechildren.org
Tradotto da Tamara De Zotti