Written by tamara in Sviluppo neonato e bambino.
Già tra 1 e 2 anni il cervello del bambino lavora intensamente. È il periodo dello sviluppo del linguaggio.
Altro periodo d’intenso lavoro cerebrale si verifica all’inizio dell’adolescenza, in cui si giunge allo sviluppo della maturità sessuale.
Si parla di uno scatto di crescita che dura circa 4 anni e mezzo e l’apice è intorno ai 13-14 anni per i maschi e 11-12 per le femmine. È naturale che, non essendo tutti uguali, ci sarà chi anticipa e chi posticipa tali date.
Questo è un periodo di crescita accelerata in tutti i sensi. L’aspetto fisico si modifica trasformando il corpo del bambino più simile al corpo dell’adulto.
Aumenterà in peso, in altezza e, grazie all’aumento degli ormoni maschili e femminili, ci sarà la maturazione dei genitali ma anche la crescita di peli.
I ragazzi avranno ossa più lunghe e più grosse, una massa muscolare più sviluppata e spalle più larghe oltre alla modificazione della voce.
Alle ragazze si allargheranno i fianchi e si ingrosseranno i seni.
Tutti questi cambiamenti fanno enrate i ragazzi in una nuova fase della loro vita.
L’identità sessuale poi dipende da tanti fattori, quello cromosomico, quello ormonale e da tutti quei fenomeni legati allo sviluppo e alle esperienze.
Gli ormoni sessuali fanno si che anche il cervello si modifichi in rapporto al sesso.
Non è sbagliato dire “ragionare da maschio” o “ragionare da femmina“. Sono proprio gli ormoni a fare in modo che il cervello si sviluppi in senso maschile o femminile e ne stabilisce il comportamento. Infatti inizialmente, nelle prime fasi di vita fetale una parte di cervello è femminile in entrambi i sessi e può evolversi in maschile solo grazie alla presenza degli ormoni maschili, gli androgeni.
Una ricerca fatta da Julianne Imperato-McGinley ha dimostrato come, se il cervello viene sottoposto precocemente (in età fetale) all’azione del testosterone, gli pseudoermafroditi, quei ragazzi cioè che alla nascita avevano genitali femminili e sembravano a tutti gli effetti femmine, con la pubertà (13-14 anni) iniziavano a trasformarsi in maschi sia fisicamente (muscoli più forti, cambia la voce, spunta la barba ed i genitali diventano maschili) sia a livello cerebrale e quindi anche nel comportamento.
La causa di questo pseudoermafroditismo è stata una mutazione genetica provocata dall’abitudine di sposarsi tra consanguinei, per cui ne deriva la carenza di un enzima (5 alfa reduttasi), che determina una scarsa produzione dell’ormone che permette lo sviluppo dei genitali maschili.
I cervelli maschile e femminile sono così diversi che addirittura utilizzano strutture cerebrali differenti per assolvere a funzioni simili.
E in pratica?
In genere le donne hanno miglior memoria verbale, ricordano meglio dei maschi una serie di parole o frasi, dimostrano maggiore competenza nell’analisi delle emozioni e nelle relazioni empatico-emotive.
Gli uomini invece hanno migliori capacità visivo-spaziali ma presentano minor attenzione alle espressioni facciali.
antonietta
Molto interessante. Sarebbe bello se tu volessi soffermarti un po più approfonditamente sull’ Ermafroditismo e Pseudoermafroditismo, credo che sia un argomento molto importante da conoscere, gia nelle prime settimane di gravidanza. O anche solo per curiosità. Una volta il sesso “certo” del bambino aveva molta importanza, forse anche troppa!
tamara
In effetti stavo leggendo questo libro: “Bisessualità e dintorni. Il sottile confine dell’identità sessuale” di Gloria Persico. Molto interessante e ricco di spunti di riflessione.