Written by tamara in Alimentazione, Salute.
Proseguiamo il discorso con l’alimentazione dei ragazzi. Rispetto alla ragazza, egli è avvantaggiato poichè la pubertà spesso è l’occasione giusta per perdere peso senza fatica e senza diete. Questo accade perchè avviene uno scatto in altezza e gli ormoni sessuali causano un aumento del dispendio di energie, diciamo quindi che il peso si ridistribuisce in altezza. È naturale che se si tratta di un leggero sovrappeso la cosa funziona, ma per i ragazzi obesi con squilibri alimentari, non vale lo stesso discorso, anzi, a causa dell’aumento dell’appetito, si potrebbe correre il rischio opposto, cioè quello di ingrassare maggiormente.
Sicuramente è consigliabile per i genitori portare il ragazzo obeso che entra nella pubertà, quindi verso i 12-13 anni, da un endocrinologo per valutare esattamente il grado di intolleranza al glucosio e misurare la sensibilità all’insulina, al fine di affrontare una dieta appropriata.
Il metodo Montignac propone di:
Gli attacchi di fame, non devono essere sottovalutati, i ragazzi, che sono in fase di crescita, non devono soffrire la fame, devono poter mangiare fino a saziarsi, ma è importante scegliere gli alimenti giusti. Quelli a basso indice glicemico, come per esempio frutta, verdura, pasta integrale, legumi, riso (che tra l’altro è anche definito alimento “anti-obesità“), ci permettono di conservare più a lungo il senso di sazietà mettendo fine in modo naturale e definitivo alle tendenze che possiamo definire “bulimiche“.