Alimentazione in adolescenza. Prima parte

L’adolescenza, cioè il periodo che va dagli 11 ai 18 anni, è un periodo difficile caratterizzato dallo sviluppo della crescita sia a livello fisico, soprattutto i cambiamenti ormonali che cambiano il metabolismo, che psicologico, con la rottura, generalmente, dell’equilibrio familiare provocato dall’esigenza del giovane di esprimere la propria indipendenza.

In questo periodo anche i bambini che non hanno problemi di peso, se assumo cattive abitudini alimentari, possono correre il rischio di sviluppare disturbi alimentari che, in casi estremi, possono portare alla bulimia o all’anoressia. È consigliabile per i genitori controllare l’adolescente e, se entra in questa fase già in sovrappeso, sarebbe meglio che cerchino di farlo dimagrire.

Consideriamo che spesso gli alimenti di tipo industriale sono composti per la maggior parte da ingredienti fortemente iperglicemizzanti ossia che provocano un aumento di zucchero nel sangue. Si tratta di alimenti come i biscotti, i cereali per la colazione, gli snack, i confetti al cioccolato e i dessert al latte.

Anche se in genere questi prodotti sono abbastanza conformi ai principi dietetici dei nutrizionisti a cui si fa riferimento, ci sono alcune cose che dobbiamo tenere ben presente.

  1. Cereali. Perchè siano nutritivamente benefici devono essere grezzi e appartenere a varietà specifiche, non iper-raffinati con chicchi soffiati e grandi quantità di zuccheri come quelli proposti per i bambini.
  2. Proteine del latte. Queste, che generalmente sono contenute nei biscotti, insieme a farine raffinate, zucchero e glucosio, contribuiscono ad aumentare l’iperinsulinismo (che provoca l’aumento di peso) e rischiano di aumentare la razione proteica giornaliera causando una moltiplicazione delle cellule grasse.
  3. Sale. Il sale non è necessario alla dieta di un bambino, se poi pensiamo che il sodio partecipa al metabolismo del glucosio, accade che l’assorbimento di un prodotto iperglicemizzante (a causa dello zucchero, dello sciroppo di glucosio e degli amidi raffinati contenuti) è amplificato dalla presenza del sale, traducendo il tutto in aumento della glicemia (valore della concentrazione di glucosio nel sangue).

Dobbiamo affrontare in modo diverso questo periodo per il ragazzo e la ragazza e lo faremo a puntate con consigli su come devono mangiare, seguendo le indicazioni del “Metodo Montignac”.

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